L’ingresso ufficiale di Michelin nel mondo del vino, con la Wine Selection e il sistema dei Michelin Grapes, segna un cambio di passo importante per l’intero settore. Dopo aver costruito per decenni un’autorità globale nella ristorazione, l’azienda decide ora di estendere il proprio sguardo alla produzione vitivinicola, con l’obiettivo dichiarato di creare una guida capace di orientare il pubblico verso vini di qualità, selezionati non solo per la loro eccellenza tecnica ma anche per identità, coerenza territoriale e filosofia produttiva. È un progetto che ambisce a dare maggiore riconoscibilità ai vignaioli che lavorano con cura, offrendo una chiave di lettura semplice e internazionale in un panorama sempre più vasto e complesso.
Il sistema dei Michelin Grapes funziona come un nuovo linguaggio valutativo, pensato per raggiungere un pubblico ampio senza cadere nel tecnicismo. Vengono premiati vini che esprimono autenticità, legame con il territorio, equilibrio e una visione chiara del produttore. Non è una semplice classifica, ma un tentativo di valorizzare l’artigianalità e di dare voce a chi interpreta il vino come un percorso culturale prima ancora che commerciale. Questa mossa, prevedibilmente, porterà maggiore attenzione verso le cantine emergenti, verso i terroir meno conosciuti e verso quei progetti che si distinguono per trasparenza e ricerca della qualità.
Per chi ama il vino, un sistema come questo rappresenta un’opportunità: rende più facile orientarsi, stimola la curiosità verso nuove realtà e invita a scoprire etichette che forse non avrebbero avuto spazio nelle guide tradizionali. Allo stesso tempo, apre un dialogo interessante tra critica gastronomica e produzione enologica, due mondi che oggi si influenzano sempre di più e che trovano nella selezione Michelin un punto d'incontro capace di avvicinare appassionati e semplici curiosi.
Da EnoMezcla guardiamo con interesse a questo nuovo scenario. La nostra selezione nasce da un principio affine: proporre vini che raccontino qualcosa, che esprimano la mano del produttore e l’anima del territorio. Che ricevano o meno un riconoscimento Michelin, i vini che portiamo a tavola sono scelti per emozionare e per invitare a un viaggio sensoriale autentico. E questo viaggio ha un luogo speciale in cui prendere forma: il nostro spazio sul lungomare di Bari, dove degustare un calice diventa un’esperienza che unisce il vino, il mare, la luce e il tempo lento.
Qui puoi scoprire nuove etichette, confrontare stili, lasciarti sorprendere come faresti sfogliando una guida prestigiosa ma con la differenza che il vino ce l’hai nel bicchiere. La Michelin potrà essere un nuovo faro nel mondo della critica vinicola, ma da noi è la realtà del gusto a parlare: calici selezionati, storie vere e l’atmosfera unica del mare di Bari che rende ogni sorso ancora più memorabile.


